Un'isola può essere nascosta
nel cemento del cuore stanco
può concentrarsi come piombo
sciogliersi in sangue granuloso
Vaga nel sogno ma è dispersa
naviga nell'arida alba ansiosa
Si può colpirla con duri pugni
spingerla in fondo astiosamente
si può tentare invano d'ignorarla
ma il petto ed il respiro accusano
s'aggravano del peso misterioso
Chiudere il cuore allora e il corpo
intero Accecare i sensi e non sperare
Farsi quadrato scatola sarcofago
per non sentire più per non volere
Precipitare in un abisso bianco
navigare nell'esserci in assenza
per metamorfosi bizzarra e cruda
galleggiare così senza più senso
Essere isola che divora e muore
© Francesco Randazzo - 2010
Nessun commento:
Posta un commento