Oltre al sonno e alla concentrazione ci sono anche altre cose che non sono state dette a nessuno.
Giornate intere che scompaiono, e brevi attimi che diventano un’eternità.

(Peter Høeg)

mercoledì 30 gennaio 2008

TUMA’S BOOK THEATRE

PROGETTO ARCENCIEL

a cura di Regina Franceschini Mutini e Ivana Conte



TUMA’S BOOK THEATRE

Performing words

a cura di Francesco Randazzo


Poesia, letteratura, drammaturgia s'incontrano in libreria, aprono sguardi e visioni attraverso piccole azioni teatrali di disturbo della quiete pubblica.


lunedì 4 febbraio 2008 ore 21,30

Con la mia voce

Itinerario poetico musicale nei versi di David Maria Turoldo

con Paola Bacchetti - Massimiliano Sassi - Annalisa Paolucci

“Dunque vi parlerò con la mia voce. Forse parlerò solo per me stesso, non so. Forse troverò anche udienza. A volte qualcuno grida e urla per tutti; specialmente quando prega.
Ecco: saranno gridi e lamenti e denunce; e anche preghiere.
Ma dirle poesie? Dio mi perdoni di lasciarmi chiamare un poeta: il poeta è un crocifisso, è un profeta, un povero e un grande uomo, molto raro. Certo sarà la poesia a salvare il mondo , o meglio, anche la poesia”.


Dalle 19,30 aperitivo 8 euro con diritto di prenotazione per lo spettacolo

Tuma’s
Via dei Sabelli, 17 Roma
Tel. 06 44704059
www.tumasbookbar.com

sabato 26 gennaio 2008

LA SIGNORA IN VERDE di Arnaldur Indridason






C’è del marcio anche in Islanda ? Parafrasando Shakespeare e penetrando attraverso la lettura nelle cupe atmosfere del bellissimo romanzo di Arnaldur Indridason, La signora in verde, pubblicato da Guanda, sembrerebbe di sì.
Proprio la bellezza della letteratura conduce infatti a scoperte impensabili : la bellissima terra del fuoco e del ghiaccio, rifugio di un’atavica tranquillità, ospita anch’essa il germe della violenza.
La signora in verde è un bellissimo giallo, costruito con arte e genialità, avvincente fino all’ultima pagina per la sua prosa fluida e diretta, ben resa grazie anche all’ottima traduzione di Silvia Cosimini.
Arnaldur Indridason era già noto in Italia per l’altro suo romanzo, Sotto la città, anch’esso edito da Guanda. Anche qui il protagonista tormentato era stato il commissario Erlendur. La signora in verde ripresenta questo bellissimo personaggio, questa volta alle prese con il ritrovamento di alcune ossa umane da parte di alcuni ragazzini alla periferia estrema di Reykjavik. A Erlendur il compito di dare un nome e un volto a quei resti. Lo accompagnano i suoi due inseparabili colleghi : Elindor, una donna dalle caratteristiche solo apparentemente anonime ma in realtà costruita con una grande tenerezza che riesce a manifestarsi grazie all’ostinata determinazione. Insieme a quest’ultima marcia sicuro Sigurdur Oli, un uomo sulla trentina che bilancia con la risolutezza nell’ambiente di lavoro i dubbi che tormentano di continuo la sua vita privata.
Il tessuto narrativo di questo romanzo è costruito ad arte e le indagini sull’identificazione delle ossa costituiscono il punto centrale di una ragnatela che fa viaggiare il lettore attraverso altre storie e altri tempi.
Grazie a questa struttura l’immagine di un’Islanda sorprendentemente cupa si spalanca e prende il sopravvento attraverso la bellessima prosa di Indridason.
La vita privata di Erlendur e dei suoi colleghi trova uno sbocco ed una spiegazione solo nel passato, a dimostrazione di quanto il raffiorare di eventi trascorsi attraverso il ricordo sia fondamentale per la comprensione dell’umana esistenza.
Così l’Islanda di oggi rivela i suoi segreti e ci conduce lontano, presentando gli stessi luoghi teatro delle odierne vicende condizionati da un passato crudele, violento e impietoso.
Il finale, aldilà della risoluzione degli enigmi, vuole esprimere proprio il concetto dell’impossibilità di sfuggire al passato. Di fronte a questa tragica constatazione Arnaldur Indridason offre però la migliore delle soluzioni. Bisogna raccogliere la sfida e affrontare l’incedere del tempo. La consapevolezza e la determinazione a vincere contro quello che si è stati costituisce l’elemento più importante per l’acquisizione definitiva della forza necessaria alla crescita della propria umanità.

Cristiano Felice

venerdì 25 gennaio 2008

Lettura consapevole


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Razzismo istituzionale

Ripreso da

Vibrisse bollettino:


Ancora una volta il Veneto in prima pagina, ancora una volta la nostra regione al centro dell'attenzione nazionale e internazionale a causa di iniziative dei suoi rappresentanti politici contro gli immigrati stranieri.

Il Sindaco di Cittadella, Massimo Bitonci, ha recentemente firmato un'ordinanza che restringe la concedibilità della residenza nel territorio comunale: può richiederla solo chi è in grado di dimostrare di avere un reddito di almeno 5000 euro all'anno e una dimora decorosa.

A Romano d'Ezzelino il sindaco ha escluso i bambini extracomunitari dai bonus scuola (due anni fa ha consegnato i pacchi della Croce Rossa solo a residenti italiani).

Il sindaco di Teolo ha nominato una commissione per verificare la buona conoscenza della lingua italiana da parte dei nuovi residenti allogeni, prima di concedere al prefetto il nulla osta per la cittadinanza.

Il sindaco di Montegrotto Terme, Luca Claudio, oltre a fare proprio lo spirito dell'ordinanza Bitonci, ha invitato con comunicato istituzionale (su un tabellone comunale) i cittadini ad emigrare, perché l'autorità locale non sarebbe più in grado di garantire la sicurezza del territorio. Lo stesso sindaco, pochi mesi prima, aveva capeggiato una serie di "ronde" notturne con l'intenzione di contrastare la diffusione della criminalità.

Un esponente trevigiano, leghista, ha pubblicamente affermato i meriti del nazismo e delle SS, capaci, secondo lui, di usare la forza quando necessario e inneggiando alla rappresaglia: "dieci di loro per uno dei nostri", ha pronunciato in consiglio comunale.

Tutto questo mentre le massime autorità di importanti città venete, come Treviso e Verona, proclamano quotidianamente la "tolleranza zero" nei confronti di qualunque forma di inclusione.

Sono episodi che lasciano sbalorditi e avviliti: per la loro povertà, la loro grossolanità, la loro arroganza, la loro ignoranza, la loro ingenerosità, la loro demagogia, la loro miseria, la loro mortificante inutilità.

Non sembra ormai fuori luogo parlare di "razzismo istituzionale". A discapito d'ogni loro prerogativa, sono proprio alcune Autorità Civili a dare il peggior esempio, rischiando di innescare fenomeni di intolleranza razziale di cui a tutt'oggi nel Veneto fortunatamente non esiste traccia e di cui è impossibile immaginare gli esiti finali.

Tutto questo non è accettabile. Naturalmente quegli esponenti politici sono stati candidati, votati ed eletti. E naturalmente ogni uomo politico risponde ai propri elettori. Nondimeno, con questa lettera desideriamo rendere pubblico che proviamo autentico orrore per tutte le iniziative sopra descritte.

Di certo non sarà mai questa, per noi, l'identità del Veneto.

Gianfranco Bettin, Romolo Bugaro, Umberto Casadei, Mauro Covacich, Massimo Donà, Alberto Fassina, Roberto Ferrucci, Marco Franzoso, Alberto Garlini, Marco Mancassola, Giulio Mozzi, Marco Paolini, Renzo Di Renzo, Tiziano Scarpa, Vitaliano Trevisan, GianMario Villalta, Lello Voce

Sabato 26 gennaio, alle 17, in Piazza dei Signori a Treviso, molti degli autori che hanno firmato questa dichiarazione leggeranno un breve brano.

per leggere i commenti e la discussione scaturita clicca qui.

martedì 22 gennaio 2008

Sentieri di (r)esistenza


Anonima Scrittori ancora sulla strada per promuovere il concorso letterario (r)esistenza 2008 - manuale di storie contemporanee che quest'anno giunge alla terza edizione. Chiediamo ancora di raccontare storie di resistenza quotidiana in 7000 battute (spazi inclusi) da inviare entro il 25 marzo alla casella di posta elettronica resistenza@anonimascrittori.it. Per tutti i dettagli vi rinviamo al bando completo che potete leggere qui , dove potete anche intervenire per chiedere eventuali chiarimenti.
Come già avvenuto l'anno scorso l'Anonima sarà in giro per l'Italia a presentare questa iniziativa e a leggere i migliori racconti delle edizioni precedenti in una serie di appuntamenti che abbiamo definito sentieri di (r)esistenza.

La prima tappa è un incontro sui generis che terremo giovedì 24 gennaio alla Libreria Mondadori di Latina:

La sfida degli ottomila: incontro con Daniele Nardi

Secondo una formula che sta diventando un vero e proprio format l'Anonima Scrittori organizza questa conversazione, aperta a tutti, ingresso gratuito, tra lo scrittore Antonio Pennacchi e Daniele Nardi, alpinista setino che a luglio scorso ha raggiunto la vetta del K2. Nardi aveva già scalato già scalato altre sette vette nella sua carriera: il Gasherbrum (8035 m.) nel 2001, il Cho Oyu (8201 m.) nel Settembre 2002, l'Everest (8848 m.) nell'Aprile 2004, lo Shisha Pangma (8046 m.) nell'Ottobre 2005, passando per l'Anconcagua a 6959 m. tra il 2005 e il 2006 e il Makalu (8473 m.) il 19 Marzo del 2006. A marzo dovrebbe affrontare il Kanchenjonga, al confine tra Nepal e Tibet, altezza 8586 metri, ma questo ce lo faremo raccontare giovedì sera. Per ora il forum dell'Anonima Scrittori lo ha ribattezzato "un sezzese sul K2" e questo sarà il filo della conversazione che correrà lungo tutta la serata del 24 gennaio.
Durante l'incontro sarà proiettato anche un video di immagini inedite montato da Enzo Paulinich, che ci accompagnerà per una ventina di minuti a esplorare l'atmosfera degli ottomila metri insieme con Daniele Nardi.

Appuntamento Giovedi 24 gennaio 2008
Libreria Mondadori
Via Cesare Battisti
Latina
Ore 20.30

Seconda Tappa: Cassinetta di Lugagnano (MI) - sabato 26 gennaio

Performance in classico stile Anonimo invece per la serata di sabato presso la sala Consiliare di Cassinetta di Lugagnano sul Naviglio, letture (r)esistenti, pillole di narrativa dal progetto Modica Quantità e improvvisazioni varie con la consulenza iconografica e sonora di LibLab.
Nella stessa occasione LibLab presenterà il concorso Scatti di (r)esistenza un concorso fotografico che procederà parallelamente a quello letterario e che intende tradurre in immagini queste storie nel duplice obiettivo di raccontare Chi siamo e preparare l'archivio di Chi eravamo. Tutte le informazioni da sabato 26 gennaio su www.liblab.org

L'appuntamento è per Sabato 26 gennaio 2008
Cassinetta di Lugagnano (MI)
Sala consiliare
Ore 20.30

(r)esistenza 2008: video promo.

Ultima segnalazione per il video promozionale del concorso (r)esistenza 2008 realizzato da LibLab e visibile sullo spazio myspace di Anonima Scrittori , qui : Matteo Ninni, protagonista e autore del soggetto e Alessandro Acito, regia e montaggio.

Se vi piace, fatelo girare.

domenica 20 gennaio 2008

Discorso sopra lo stato presente

Discorso sopra lo stato presente
dei costumi degl'Italiani

Non è da dissimulare che considerando le opinioni e lo stato presente dei popoli, la quasi universale estinzione o indebolimento delle credenze su cui si possano fondare i principii morali, e di tutte quelle opinioni fuor delle quali è impossibile che il giusto e l’onesto paia ragionevole, e l’esercizio della virtù degno d’un savio, e da altra parte l’inutilità della virtù e la utilità decisa del vizio dipendenti dalla politica costituzionale delle presenti repubbliche; la conservazione della società sembra opera piuttosto del caso che d’altra cagione, e riesce veramente maraviglioso che ella possa aver luogo tra individui che continuamente si odiano s’insidiano e cercano in tutti i modi di muoversi gli uni agli altri. Il vincolo e il freno delle leggi e della forza pubblica, che sembra ora essere l’unico che rimanga alla società, è cosa da gran tempo riconosciuta per insufficientissima a ritenere dal male e molto più a stimolare al bene. Tutti sanno con Orazio, che le leggi senza i costumi non bastano, e da altra parte che i costumi dipendono e sono determinati e fondati principalmente e garantiti dalle opinioni. In questa universale dissoluzione dei principii sociali, in questo caos che veramente spaventa il cuor di un filosofo, e lo pone in gran forse circa il futuro destino delle società civili e in grande incertezza del come elle possano durare a sussistere in avvenire, le altre nazioni civili, cioè principalmente la Francia, l’Inghilterra e la Germania, hanno un principio conservatore della morale e quindi della società, che benché paia minimo, e quasi vile rispetto ai grandi principii morali e d’illusione che si sono perduti, pure è d’un grandissimo effetto.

martedì 15 gennaio 2008

rosso

un’ombra sulla tempia
gli occhi spenti
gocce di lenti scure
scaricarono proiettili
alla fronte madida
tra case di campagna
steccati che si piantano
sono rimasti vivi nella mente
urla il silenzio nelle orecchie
si fa strada una chiara percezione
suoni limpidi acutamente vicini
a colmare il vuoto delle orbite
coppie di musica e sonorità
rimbombi cupi e pianti
superando barriere di memoria
rosse come il cielo della sera
lacerti di immagini primarie
squarci lontani come orizzonti
tornare e ritornare a guizzi antichi
comporre e dipanare nelle note
si è perso un senso tremulo
abbracci il niente come fosse aria
le braccia intorno al corpo
nell’inutile sforzo a trattenere
ciò che fu portato via in passato

© Regina Franceschini Mutini - 2008

lunedì 14 gennaio 2008

Leila e Majnun a Manderley



Le strade che non abbiamo percorso
s' incrociano con il nostro passato,
sussurrano la nostalgia di noi,
ciò che siamo stati ed ora non siamo,
come un canto senza parole,
vaso di terra senza pianta,
radici esposte al vento freddo.

Continuiamo ad esistere,
pensandoci diversi, eppure ancora
e per sempre, noi siamo noi,
com’ eravamo e mai più non saremo.

Come crederci fu bello,
a quell’ eternità di noi,
quell’ inseguirci a lungo
sulla giostra del tempo,
sgorgando giovinezza,
fu bello ed è perduto,
nessun addio cancella,
eppure ancora, nel silenzio,
il cuore ha echi di sussulto,
d’ istinto e di ragione,
e ci muoviamo
in abiti consunti,
stirati con pazienza,
per salvarci, noi che pure
c’ uccidemmo per vivere.

Siamo altre vite adesso,
altre esistenze.

Saperlo m’ accarezza
lo sgomento.

Né peso, né misura,
soltanto i giorni e la paura,
il sale e il sole del respiro,
la calma dell’ esistere e non più.

Espiazione vince ai Golden Globe

Stanotte il film "Espiazione" (titolo originale "Atonement"), tratto dall'omonimo, bellissimo romanzo di Ian McEwan, ha vinto il Golden Globe come miglior film, in una cerimonia sotto tono a causa dello sciopero degli sceneggiatori.
La regia è di Joe Wright, lo stesso di "Orgoglio e Pregiudizio" del 2006; attori principali Keira Knightley, attrice protagonista anche in "Orgoglio e Pregiudizio", nei panni di Cecilia Tallis, James McAvoy in quelli di Robbie Turner e Vanessa Redgrave in quelli di una Briony ormai anziana, i cui ricordi fanno da filo conduttore del film.
Con la colonna sonora della stessa pellicola ha vinto il premio l'italiano Dario Marianelli.

Per saperne di più:
l'articolo:
http://www.repubblica.it/spettacoli_e_cultura/index.html?ref=hphead
il trailer:
http://cinemanotizie.blogspot.com/2007/06/espiazione-film-trailer-in-italiano.html
le foto:
http://it.movies.yahoo.com/e/espiazione/foto-2048576-2046029.html
i nomi dei vincitori:
http://www.repubblica.it/trovacinema/detail_articolo.jsp?idContent=339544
le schede del film:
http://cinema.castlerock.it/film.php/id=13337/scheda=espiazione
http://www.filmscoop.it/film_al_cinema/espiazione.asp

sabato 12 gennaio 2008

New Deal


Ricominciamo.

C'era bisogno di un ripensamento.

Adesso Mirkal è un blog di letteratura, arte e cultura, multiautore, più aperto, più interattivo, speriamo più interessante, dinamico.

Una specie di laboratorio alchemico, molto incasinato, molto interessante, pieno di chincaglierie, filtri, pozioni letterarie e qualche perla.