Oltre al sonno e alla concentrazione ci sono anche altre cose che non sono state dette a nessuno.
Giornate intere che scompaiono, e brevi attimi che diventano un’eternità.

(Peter Høeg)

sabato 1 agosto 2015

Facardo III




Ora l'estate del nostro tormento
è resa inferno da questo sole di fuoco,
e tutte le nuvole che incombevano pietose
sulla nostra casa sono evaporate rapide
nell'arso cielo. Ora le nostre fronti sono cinte
di ghirlande di sudore, le nostre mutande zuppe appese
come trofei, le nostre liete passeggiate mutate in braci,
le nostre deliziose danze in tremende marce.
L'estate dal volto grifagno ha spianato i sessi corrugati,
e ora invece di montare come destrieri corazzati,
saltelliamo impauriti sotto le docce fredde, mentre
le signore coi ventagli sventolano sul liuto,
ma io che non fui fatto per tali caldi draghi
io che sono di stampo trasudante m'accascio
e sul pavimento resto boccheggiante,
io che sono privo dell'aria condizionata,
mi deformo, smarmellato, in questo mondo
che non respira, per l'afa che fa, son storpio
e pure i cani m'abbaiano contro quando zoppico al bagno,
ebbene io, in questo vacanziero tempo feroce,
non ho altro piacere con cui passare il tempo se non
quello di spiare la mia ombra nel sole ed essudare
la mia difformità.
Perciò non potendo fare vacanze
per occupare questi giorni bastardi e ardenti, sono
deciso a dimostrarmi una canaglia e a odiare gli oziosi
osannatori delle spiagge, ho teso trappole, ho scritto
invettive sulle porte dei bus, con sproloqui da ubriaco,
e spingerò tutti a odiarsi mortalmente,
e se questo non è giusto, me ne frego, io sono astuto,
accaldato e trasudante, oggi quello del meteo sarà
licenziato, nessuno uscirà di casa e tutti berremo molto.

Tuffatevi miei pensieri nella tazza del cesso. Ecco, doccia.









©francescorandazzo2015