Non c'era nessuno quel giorno
eppure sentivo le grida i sussulti
le impronte sul marmo vedevo
di piedi fuggiti di strascichi antichi
Non c'era nessuno e lo specchio
sfogliava la luce con foga accecante
Strusciavano ombre sui muri
fugaci inquietanti di bimbi canuti
e il mare lontano irrompendo
portava il fragore azzittito
Sentivo e guardavo perduto
Non c'era nessuno quel giorno
e ho visto il delirio d'intorno
Non mi salvò nessuno soltanto
il trillo del cellulare bastardo
Qui non c'è nessuno risposi
Nemmeno tu Nemmeno io
Tutto svanì con lo stridìo feroce
del ferro che sfrega sull'osso
Ogni cosa tornò al proprio posto
Carthago delenda est
Disse il bambino a voce alta
Così è stato gli dissi
Per sempre
© Francesco Randazzo - 2010
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