Oltre al sonno e alla concentrazione ci sono anche altre cose che non sono state dette a nessuno.
Giornate intere che scompaiono, e brevi attimi che diventano un’eternità.

(Peter Høeg)

mercoledì 7 aprile 2010

Non c'era nessuno quel giorno





Non c'era nessuno quel giorno
eppure sentivo le grida i sussulti
le impronte sul marmo vedevo
di piedi fuggiti di strascichi antichi
Non c'era nessuno e lo specchio
sfogliava la luce con foga accecante
Strusciavano ombre sui muri
fugaci inquietanti di bimbi canuti
e il mare lontano irrompendo
portava il fragore azzittito
Sentivo e guardavo perduto
Non c'era nessuno quel giorno
e ho visto il delirio d'intorno


Non mi salvò nessuno soltanto
il trillo del cellulare bastardo


Qui non c'è nessuno risposi
Nemmeno tu  Nemmeno io  


Tutto svanì con lo stridìo feroce
del ferro che sfrega sull'osso
Ogni cosa tornò al proprio posto


Carthago delenda est
Disse il bambino a voce alta


Così è stato gli dissi 
Per sempre




© Francesco Randazzo - 2010





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