Oltre al sonno e alla concentrazione ci sono anche altre cose che non sono state dette a nessuno.
Giornate intere che scompaiono, e brevi attimi che diventano un’eternità.

(Peter Høeg)

martedì 23 ottobre 2018

Esilio di Rafael Cadenas

Esilio

Io che non ho mai avuto un mestiere
che dinanzi a qualunque avversario mi sono sentito debole
che ho perso i migliori titoli per la vita
che appena arrivo in un posto già voglio andarmene (credendo che spostarmi sia una soluzione)
che sono stato negato anticipatamente e deriso dai più capaci
che mi schiaccio alle pareti per non cadere del tutto
che sono oggetto di risate per me stesso che ho creduto
che mio padre era eterno
che sono stato umiliato da professori di letteratura
che un giorno chiesi come potevo essere d'aiuto e la risposta fu una risataccia
che mai ho saputo crearmi una casa, né essere brillante, né aver successo nella vita
che sono sato abbandonato da molte persone perché quasi non parlo
che ho vergogna per azioni che non ho commesso
che mi è mancato poco per buttarmi a vivere in strada
che ho perso un centro che non ho mai avuto
che sono diventato lo zimbello di molte persone perché vivo nel limbo
che non incontrerò mai chi mi sopporti
che sono stato dimenticato a favore di gente più miserabile di me
che continuerò così per tutta la vita e l'anno prossimo sarò deriso molte volte di più per la mia ridicola ambizione
che sono stanco di ricevere consigli da altri più fiacchi di me («Lei è molto tranquillo, si scuota, si svegli»)
che mai potrò viaggiare verso l'India
che ho ricevuto favori senza dare niente in cambio
che vado da un lato all'altro della città come una piuma
che mi lascio trasportare dagli altri
che non ho personalità né voglio averla
che tutti i giorni trattengo la mia ribellione
che non sono andato a fare la guerriglia
che non ho fatto nulla per il mio popolo
che non sono della FALN1 e mi dispero per tutte queste cose e per altre di cui l'elenco sarebbe interminabile
che non posso uscire dalla mia prigione
che sono stato messo da parte ovunque come inutile
che in realtà non ho potuto sposarmi né andare a Parigi né avere un giorno sereno
che mi nego a riconoscere i fatti
che sempre mi sbavo sulla mia storia
che sono imbecille e più che imbecille dalla nascita
che ho perso il filo del discorso che si svolgeva in me e non ho potuto ritrovarlo
che non piango quando sento il desiderio di farlo
che arrivo tardi per tutto
che sono stato rovinato da tante marce e contromarce
che anelo l'immobilità perfetta e la fretta impeccabile
che nonostante abbia un orgoglio demoniaco in certe ore mi umilio fino a uguagliarmi alle pietre
che ho vissuto quindici anni nello stesso circolo
che mi credevo predestinato per qualcosa fuori dal comune e mai l'ho raggiunto
che mai userò una cravatta
che non trovo il mio corpo
che ho percepito a lampi la mia falsità e non ho potuto smontarmi, spazzare tutto e creare dalla mia indolenza il mio fluttuare, dal mio smarrimento una freschezza nuova, e ostinatamente tengo il suicidio a portata di mano e mi solleverò dal suolo ancora più ridicolo per continuare a burlarmi degli altri e di me e persino del giudizio finale.


(traduzione di Francesco Randazzo)




1 Fuerzas Armadas de Liberación Nacional

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