Oltre al sonno e alla concentrazione ci sono anche altre cose che non sono state dette a nessuno.
Giornate intere che scompaiono, e brevi attimi che diventano un’eternità.

(Peter Høeg)

venerdì 19 marzo 2010

impolverato di luce


Attraverso Roma nel sole
come un nomade perduto
la riconosco mia eppure
indifferente
le pietre il cielo e me
sampietrini e calzini
caldi e aggrinziti 
sotto e dentro scarpe nere

Schizzi di fontana
centurioni e pantheon
schiuma di birra scivolosa 

Osservo il ragazzo
nella stanza di Caravaggio
come uno schiaffo d'innocenza
e lo ringrazio e l'invidio
lui che sta e sa per sempre

Vorrei baciare una statua
e svegliarla nella carne
Vorrei che lei mi baciasse
e mi rendesse pietra

Accarezzami come il tempo
che attraversa e ignora
città giocasta che m'acceca
peripatetica impassibile
baciami un'ultima volta
fingiti come sempre
innamorata

Un incontro e un addio
questo vivere intenso
impolverato di luce

© Francesco Randazzo - 2010


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