Congelatemi
che io non senta più
le grida inutili e i silenzi colpevoli
Congelatemi
e gli occhi invetrati
s'appannino in quiete bianca
Congelatemi
e gli arti immobili
smettano l'arte futile
Congelatemi
così che il cuore
fissi il battito eterno
prima che il ricordo
lo estingua crudelmente
Congelatemi
e mai vi venga in mente
di sciogliere la perfezione
del cristallo Lasciatemi così
come una goccia dura
in uno spazio senza tempo
Nella bocca chiusa
serberò tutti gli attimi
di gioia e il resto
rimanga a voi
che di nulla dipingete
la tela sfibrata dell'esistere
©Francesco Randazzo - 2011
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