Oltre al sonno e alla concentrazione ci sono anche altre cose che non sono state dette a nessuno.
Giornate intere che scompaiono, e brevi attimi che diventano un’eternità.

(Peter Høeg)

domenica 31 gennaio 2010

SALINGER

Ho sempre pensato di aver letto "Il giovane Holden" troppo tardi; che ventidue anni non fosse l’ età giusta. La prima volta che l’ ho riletto erano passati solo pochi mesi, ma quando lo lessi finalmente in originale fu una cosa nuova, la mia vera prima volta. ”Hey, listen.You know those ducks in the lagoon right near Central Park south?By any chance, do you happen to know where they go, the ducks,when it gets all frozen over?”...In inglese faceva tutt’un altro effetto e quella volta, anche se avevo già venticinque anni, pensai che non era più troppo tardi. Quella lettura, infatti, mi riportò all’ età giusta. Credo che sia questa capacità di farti sentire un "coetaneo", un complice, un confidente, un conterraneo, uno dei misteri leonardeschi di Salinger. Anche quello che non ci dice, ci sembra che non ce lo scriva solo perché non lo sappiano gli altri, ma che ce lo stia, in qualche modo,sussurrando.Chi è il più grande poeta del secolo, il tedesco di cui si parla in "Bananafish"? Cosa succederà a Franny dopo il suo collasso e a Holden finalmente uscito dalla clinica? Per quali ragioni Seymour si spara? Come succede a volte nella vera poesia, anche in Salinger il non detto viene in qualche modo detto,ma in codice, come se fosse un segreto, piano, in maniera che non lo sentano gli altri, quelli distratti dal traffico…. So che in questi giorni alcuni giornalisti stanno interrogando, un vero e proprio terzo grado, il guardiano di Central Park South, di quel piccolo lago, per chiedergli dove cazzo vanno le papere quando ghiaccia? Già, dove vanno? C’è anche chi si sta chiedendo dove vanno gli scrittori quando scompaiono. A me sembrano domande senza senso. Le papere e i veri scrittori non vanno proprio da nessuna parte. Nemmeno quando si nascondono. Rimangono qui, continuando a catturare, nel modo più invisibile possibile, tutti quelli che si sono persi e non sono più coetanei di se stessi.

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