Microcomica patetica.
Ambientazione: Feltrinellistore, Roma, ai giorni nostri.
Personaggi:
Cliente
Commesso
Cliente (al commesso che sguscia tra gli scaffali cercando di non fare niente, fingendo di fare chissà che) - Buongiorno, scusi, posso chiederle un'informazione?
Commesso (rassegnato) - Prego.
Cliente - Sto cercando "2666".
Commesso - Come?
Cliente - "2666".
Commesso - E che è, un libro?
Cliente - Eh, sì.
Commesso (con faccia sospettosa) - Vediamo.
Il commesso va al bancone del Computer Sibilla, senza il quale è perduto.
Commesso - Come ha detto che si chiama?
Cliente - "2-6-6-6", duemilaseicentosessantasei
(pensa anche, con acido rigurgito mentale: "S'intitola così, s'intitola, i libri non si chiamano, hanno un titolo, perciò «s'intitolano»", ma non dice nient'altro e aspetta paziente che l'oracolo sentenzi)
Il commesso digita con dito scettico.
Commesso - Ah, sì... di Volano, no, Bolano.
Cliente - Sì, Bolaño, Roberto Bolagno.
Commesso - Sì, ci sta.
Il commesso fa tre passi indietro, tornando al punto in cui si erano incontrati e da una pila alta un metro e mezzo, che stava dietro di lui, e che copriva mentre fingeva d'aggiustare l'ordine di oggetti a lui totalmente estranei: dunque per questo il cliente non aveva visto che il libro che cercava stava proprio là dietro.
Commesso (sollevando il tomo da due chili con evidente disgusto come se maneggiasse robaccia pornografica con un titolo da numero di posizione per zozzerie estreme; lanciando uno sguardo di disprezzo al cliente) - Ecco.
Cliente - Grazie. Addio.
Commesso - ... (bofonchia e se ne va, mimetizzandosi istantaneamente con la moquette per schivare il cliente successivo che si avvicina minacciosamente.)
Il cliente tenendo ben stretto il libro, si avvia alle casse. Paga. Esce.
Cliente (sollevando il libro, gli sussurra) - Io so chi sei, non ti preoccupare, sei salvo.
Cala la tela.
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nota sul misterioso oggetto:
http://www.time.com/time/a
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