Oltre al sonno e alla concentrazione ci sono anche altre cose che non sono state dette a nessuno.
Giornate intere che scompaiono, e brevi attimi che diventano un’eternità.

(Peter Høeg)

domenica 9 dicembre 2018

"Mani sporche" di Mercedes de Acosta




Mani sporche

di Mercedes de Acosta (da Archways of Life, 1921)

Dopo che tutti erano andati via,
era sempre meraviglioso sedermi con te nel teatro buio.
C'era un mistero in esso,
come se l'eco di tante rappresentazioni
perdurasse ancora tra le pieghe del sipario,
mentre figure fantasma s'accucciavano
sulle sedie e con mani vaporose
facevano risuonare soffocati applausi.
Ricordi come ci sedevamo sempre silenziosamente?
Allora, come un rito, io lentamente
prendevo la tua mano
e tu ridevi un poco e mi dicevi:
“Ho le mani terribilmente appiccicose”, o
“Non riesco a tenere le mani pulite in questo teatro”,
come se questo importasse... come se questo importasse...




(Traduzione di Francesco Randazzo)




Mercedes de Acosta, “aquella furiosa lesbiana” (articolo su EL Pais)




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