Quasi a modo
Ognuno sta solo
col culo per terra
e qualcuno lo interra
Unghie erettili
Mi concumino di merda
Monta lì
Ho preso l'ascensore
almeno un milione di volte
e tu non c'eri mai
La realtà è questa
quello che si vede
e quello che non si vede
Ho preso l'ascensore
almeno un milione di volte
Quando ero piccolo andavano a monetine
Adesso vanno a gratis
Tu non ci sei mai stata
C'hai la fobia
di me
Appennica
Non te la tirare
troppo
col mento in su
L'ho visto fare
bene
una volta sola
Ad una mummia
egizia senza testa
Catafralli
Già di settembre
imburrano
i panini a Pomezia
ripieni con le
pietre
Scoreggia il sole
come un sardo
sugli asfalti
smangiati e appiccia
come uno zippo
l'effimera monnezza
T'annunzio
Muta statti
ché dici solo
minchiate
Muta statti
ché piove
Rottura di
coglioni
Amazzoni
Sparse le zozze
trecce
sull'abbondante
petto
si volsero di
spalle
e diedero il
culetto
Ingozzami
Un bacio
e mi mungi
e pure mi suggi
M'affaccio al
balcone
E non sono triste
Non sono più
triste
Ma sono stupito
Ma di che
Di 'sta cosa
Gli affondi mi
paiono strani
Di come sai usare
la bocca
Di come sai usare
le mani
©francescorandazzo2013
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