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Cafè al teatro valle-OCCUPATO
Presentazione
del libro di Massimiliano
Caprara
Il teatro contemporaneo
Immedesimazione
o estraniamento?
Drammaturgia borghese o sperimentazione? A cosa
serve
il
teatro oggi? Può ancora svolgere una funzione sociale? Si può
immaginare ancora un’avanguardia propositiva che stimoli un
dibattito e un cambiamento per superare la stagnazione culturale?
Roma,
mercoledì 10 aprile, ore 18.00
Teatro
Valle-Occupato, via del Teatro Valle 21
L’autore
ne parla con Francesco
Randazzo e i partecipanti
dei due laboratori di drammaturgia nati al TeatroValleOccupato Crisi
e Cavie capitanati da
Fausto Paravidino
e Giacomo Ciarrapico
Il
teatro contemporaneo occidentale non è solo il prodotto della
millenaria storia del teatro, ma è anche l’espressione di una
società che, grazie alle nuove tecnologie, si teatralizza in tutte
le sue manifestazioni. In questo volume, dopo un accurato riassunto
storico dalle origini fino alle soglie del secolo scorso, l’autore
intraprende il viaggio nella storia contemporanea del teatro fino
alla più recente attualità, con un corposo spaccato sulla scena
italiana e un quadro aggiornato delle ultimissime tendenze.
Un’attenzione particolare è riservata all’aspetto sociale di
quest’arte, alle dispute politiche tra le varie correnti, alle
polemiche religiose e alle questioni economiche che ne hanno talvolta
segnato il destino. Il lettore, soprattutto quello non abituato a
frequentare i teatri, potrà avvalersi così di una piccola guida in
grado di orientarlo nelle sue scelte critiche, fornendogli degli
strumenti indispensabili e una buona dose di informazioni e stimoli
per intraprendere e sviluppare la propria esperienza teatrale.
La
Collana Fondamenti.
In
mancanza di strumenti di alta divulgazione e dotati di approccio
critico nell’attuale panorama editoriale, Ediesse ha deciso di fare
tesoro della feconda esperienza dei “Libri di base” avviata alla
fine degli anni Settanta da Tullio De Mauro per Editori Riuniti:
un’operazione di “alfabetizzazione” di alto livello destinata a
un pubblico ampio. Nata poco più di otto mesi fa e con già sette
titoli all’attivo, la collana
Fondamenti
è innanzitutto un progetto culturale pensato per dimostrare la
dinamicità del pensiero critico e per provare a costruire uno spazio
di riflessione che non rimanga chiuso nello stretto circuito
dell’università, ma, al contrario, giunga a una vasta platea: un
tentativo, dunque, di raggiungere tutti i destinatari di quella che
proprio Tullio De Mauro ha recentemente definito “cultura non
necessaria”, con l’obiettivo di combattere quella povertà di
competenze diffuse che è all’origine dell’attuale declino
italiano.
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