Oltre al sonno e alla concentrazione ci sono anche altre cose che non sono state dette a nessuno.
Giornate intere che scompaiono, e brevi attimi che diventano un’eternità.
(Peter Høeg)
Giornate intere che scompaiono, e brevi attimi che diventano un’eternità.
(Peter Høeg)
lunedì 29 aprile 2013
Francesco Muzzioli. Il gruppo '63. Istruzioni per la lettura
Esce, per le Edizioni Odradek, uno strumento indispensabile per la comprensione di una tra le stagioni letterarie più innovative del Novecento.
Dalla quarta di copertina:
La ripresa dell’avanguardia negli anni Sessanta è stato un fenomeno diffuso in molti i paesi occidentali, ma in Italia ha trovato un luogo particolarmente fertile, arrivando alla formazione di un movimento numeroso, organizzato e combattivo più che altrove.
A cinquant’anni ormai dalla sua data di fondazione, il Gruppo ’63 continua a suscitare grandi discussioni sia per le sue teorie che per le sue proposte operative; segno che quella “invasione di campo”, quella radicale affermazione di diversità, nonché l’idea dell’autore come elaboratore del linguaggio collettivo, non hanno smesso di portare sconcerto, squilibrio e conflitto.
Questo libro fornisce le informazioni e le nozioni necessarie per comprendere la neoavanguardia italiana nelle sue coordinate storiche e letterarie, fornendo i ritratti dei principali protagonisti, da Sanguineti a Pagliarani, da Arbasino a Spatola, da Lombardi alla Vasio e a Malerba, oltre a indicazioni su Balestrini, Giuliani, Porta, Rosselli, Niccolai, Pignotti, Manganelli, Di Marco, Perriera, e molti altri autori, interni od esterni al Gruppo, dando altresì ragione di come per la prima volta sono accolti a far parte del movimento creativo e inventivo anche i critici e i teorici in dibattito tra loro, come ad esempio Barilli, Guglielmi, Curi ed Eco sviluppando un vero e proprio lavoro attorno al linguaggio. Così che le istanze del Gruppo ’63 continuano a essere pressanti e urgenti ancora nella situazione attuale per chi non si accontenti della riduzione della letteratura a fiction e vada alla ricerca di scritture che “facciano pensare”, alimentando l’intelligenza e allenandola per essere pronta alle sfide del futuro.
domenica 28 aprile 2013
American (cream)pie
tutta faccenda di teens
di milfs a mò distesa
di melograni con perdita
d’occhio comunque
uscirà la crema dalla
torta calda
sabato 27 aprile 2013
Un cane crocefisso all'angolo della via
Un cane crocefisso all'angolo della via
Non ebbe tempo di provare il morso
In questa morte pura si sorprese vivo
Forse avrebbe miracolato parole
Ne resta un geroglifico inchiodato
A terra giace un osso abbandonato
Non c'è nessuna folla da disperdere
Solo la grana del muro poroso assorbe
simile a me che accolgo l'impossibile
Un cane crocefisso all'angolo della via
Non lo vorrà nessuno né in cielo né
all'inferno
Ed io preferirei di non vederlo
©francescorandazzo2013
lunedì 22 aprile 2013
Scacciapensieri&passatempo
toccala al touch screen
ingrandirai that tight tra
cosce smart indice e pollice
@departure lounge Heatrow
playing #angrybirds
giovedì 18 aprile 2013
Azzerali
O Zeus, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché votando Bersani e la sua oscena cricca di mummie ho meritato i suoi inciuci e la sua inettitudine proterva e molto più perché ho offeso tutto ciò in cui ho creduto e credo, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa.
Propongo col Tuo iroso aiuto di non farlo mai più e di fuggire le occasioni di voto.
Signore, senza misericordia, azzerali.
martedì 9 aprile 2013
Slash facial
l’opimo umore
intimo
pressappoco a
retrocarica venne
è visualizzato
ottomilaventitre
fast forward but
buffering
finché a fine
corsa schianterà
inficia diottrie
protette –sia mai,
da lenti neutre- d’una sexgretaria
sabato 6 aprile 2013
Poesie reloaded
Quasi a modo
Ognuno sta solo
col culo per terra
e qualcuno lo interra
Unghie erettili
Mi concumino di merda
Monta lì
Ho preso l'ascensore
almeno un milione di volte
e tu non c'eri mai
La realtà è questa
quello che si vede
e quello che non si vede
Ho preso l'ascensore
almeno un milione di volte
Quando ero piccolo andavano a monetine
Adesso vanno a gratis
Tu non ci sei mai stata
C'hai la fobia
di me
Appennica
Non te la tirare
troppo
col mento in su
L'ho visto fare
bene
una volta sola
Ad una mummia
egizia senza testa
Catafralli
Già di settembre
imburrano
i panini a Pomezia
ripieni con le
pietre
Scoreggia il sole
come un sardo
sugli asfalti
smangiati e appiccia
come uno zippo
l'effimera monnezza
T'annunzio
Muta statti
ché dici solo
minchiate
Muta statti
ché piove
Rottura di
coglioni
Amazzoni
Sparse le zozze
trecce
sull'abbondante
petto
si volsero di
spalle
e diedero il
culetto
Ingozzami
Un bacio
e mi mungi
e pure mi suggi
M'affaccio al
balcone
E non sono triste
Non sono più
triste
Ma sono stupito
Ma di che
Di 'sta cosa
Gli affondi mi
paiono strani
Di come sai usare
la bocca
Di come sai usare
le mani
©francescorandazzo2013
martedì 2 aprile 2013
"Il teatro contemporaneo" di Massimiliano Caprara
Commons
Cafè al teatro valle-OCCUPATO
Presentazione
del libro di Massimiliano
Caprara
Il teatro contemporaneo
Immedesimazione
o estraniamento?
Drammaturgia borghese o sperimentazione? A cosa
serve
il
teatro oggi? Può ancora svolgere una funzione sociale? Si può
immaginare ancora un’avanguardia propositiva che stimoli un
dibattito e un cambiamento per superare la stagnazione culturale?
Roma,
mercoledì 10 aprile, ore 18.00
Teatro
Valle-Occupato, via del Teatro Valle 21
L’autore
ne parla con Francesco
Randazzo e i partecipanti
dei due laboratori di drammaturgia nati al TeatroValleOccupato Crisi
e Cavie capitanati da
Fausto Paravidino
e Giacomo Ciarrapico
Il
teatro contemporaneo occidentale non è solo il prodotto della
millenaria storia del teatro, ma è anche l’espressione di una
società che, grazie alle nuove tecnologie, si teatralizza in tutte
le sue manifestazioni. In questo volume, dopo un accurato riassunto
storico dalle origini fino alle soglie del secolo scorso, l’autore
intraprende il viaggio nella storia contemporanea del teatro fino
alla più recente attualità, con un corposo spaccato sulla scena
italiana e un quadro aggiornato delle ultimissime tendenze.
Un’attenzione particolare è riservata all’aspetto sociale di
quest’arte, alle dispute politiche tra le varie correnti, alle
polemiche religiose e alle questioni economiche che ne hanno talvolta
segnato il destino. Il lettore, soprattutto quello non abituato a
frequentare i teatri, potrà avvalersi così di una piccola guida in
grado di orientarlo nelle sue scelte critiche, fornendogli degli
strumenti indispensabili e una buona dose di informazioni e stimoli
per intraprendere e sviluppare la propria esperienza teatrale.
La
Collana Fondamenti.
In
mancanza di strumenti di alta divulgazione e dotati di approccio
critico nell’attuale panorama editoriale, Ediesse ha deciso di fare
tesoro della feconda esperienza dei “Libri di base” avviata alla
fine degli anni Settanta da Tullio De Mauro per Editori Riuniti:
un’operazione di “alfabetizzazione” di alto livello destinata a
un pubblico ampio. Nata poco più di otto mesi fa e con già sette
titoli all’attivo, la collana
Fondamenti
è innanzitutto un progetto culturale pensato per dimostrare la
dinamicità del pensiero critico e per provare a costruire uno spazio
di riflessione che non rimanga chiuso nello stretto circuito
dell’università, ma, al contrario, giunga a una vasta platea: un
tentativo, dunque, di raggiungere tutti i destinatari di quella che
proprio Tullio De Mauro ha recentemente definito “cultura non
necessaria”, con l’obiettivo di combattere quella povertà di
competenze diffuse che è all’origine dell’attuale declino
italiano.
Etichette:
Libri,
Segnalazioni,
Teatro
Convegno di studi: Il miglior fabbro. Bufalino fra tradizione e sperimentazione. Ragusa-Comiso, 11-12 aprile 2013
Università degli Studi di Catania
Struttura Didattica Speciale di Lingue e Letterature Straniere di Ragusa
Fondazione Gesualdo Bufalino – Comiso
PROGRAMMA
11 aprile, Auditorium di S.Teresa, Ragusa Ibla
ore 9.30
- Nunzio Zago (Università di Catania): Introduzione
- Gualberto Alvino (Università di Roma La Sapienza): Effetto ikebana
- Alessandro Cinquegrani (Università Ca’ Foscari di Venezia): Un personaggio chiamato Orfeo, Narciso, Edipo
Discussione
11 aprile, Auditorium di S.Teresa, Ragusa Ibla
ore 16.30
Presiede: Natale Tedesco (Università di Palermo)
- Domenica Perrone (Università di Palermo): «È solo un po’ di vento». Parola e silenzio nell’opera di Bufalino
- Antonio Sichera (Università di Catania): Echi scritturali e lessico religioso nel primo Bufalino
- Marina Paino (Università di Catania): Autobiografia in corpore vili
Discussione
12 aprile, Fondazione Gesualdo Bufalino, Comiso
ore 9.30
Presiede: Nunzio Zago
- Giuseppe Traina (Università di Catania): L’ingegnere di Babele. Bufalino antologista
- Maria Panetta (Università di Roma La Sapienza): Le api iblee: fiele e miele nella saggistica di Gesualdo Bufalino
- Giulia Cacciatore (Université Stendhal-Grenoble 3): L'"opus perpetuum" di Gesualdo Bufalino
Discussione
Con il contributo della Banca Agricola Popolare di Ragusa
Struttura Didattica Speciale di Lingue e Letterature Straniere di Ragusa
Fondazione Gesualdo Bufalino – Comiso
PROGRAMMA
11 aprile, Auditorium di S.Teresa, Ragusa Ibla
ore 9.30
- Nunzio Zago (Università di Catania): Introduzione
- Gualberto Alvino (Università di Roma La Sapienza): Effetto ikebana
- Alessandro Cinquegrani (Università Ca’ Foscari di Venezia): Un personaggio chiamato Orfeo, Narciso, Edipo
Discussione
11 aprile, Auditorium di S.Teresa, Ragusa Ibla
ore 16.30
Presiede: Natale Tedesco (Università di Palermo)
- Domenica Perrone (Università di Palermo): «È solo un po’ di vento». Parola e silenzio nell’opera di Bufalino
- Antonio Sichera (Università di Catania): Echi scritturali e lessico religioso nel primo Bufalino
- Marina Paino (Università di Catania): Autobiografia in corpore vili
Discussione
12 aprile, Fondazione Gesualdo Bufalino, Comiso
ore 9.30
Presiede: Nunzio Zago
- Giuseppe Traina (Università di Catania): L’ingegnere di Babele. Bufalino antologista
- Maria Panetta (Università di Roma La Sapienza): Le api iblee: fiele e miele nella saggistica di Gesualdo Bufalino
- Giulia Cacciatore (Université Stendhal-Grenoble 3): L'"opus perpetuum" di Gesualdo Bufalino
Discussione
Con il contributo della Banca Agricola Popolare di Ragusa
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