Ô TOUTES MES VENISES ENGLOUTIES
S u l l a p o e s i a d i S a n d r o S i n i g a g l i a
17-18 février 2012
Université de Genève – Uni Bastions (salle B 105)Conférenciers
Gualberto Alvino, Fernando Bandini, Giorgio Bàrberi Squarotti, Carlo Carena,
Franco Contorbia, Franco Esposito, Sveva Frigerio, Pietro Gibellini, Paola Italia,
Francesca Latini, Silvia Longhi, Emilio Manzotti
Organisation: Sveva Frigerio, Francesca Latini et Emilio Manzotti, Université de Genève
Secrétariat et contact: Sveva Frigerio (Sveva.Frigerio@unige.ch)
DÉPARTEMENT DES LANGUES ET DES LITTÉRATURES ROMANES
UNITÉ D’ITALIEN
Venerdì 17 febbraio 2012
09.00 Apertura dei lavori: Francesca Latini – Emilio Manzotti – Sveva Frigerio
09.15-11.00 Presiede: Fernando Bandini
Pietro Gibellini La tradizione di «Bordellesca»
Francesca Latini «Essere un Faldellin poetico»
(da «Il regesto della rosa e altre vanterie»)
Discussione
11.00-11.30 Pausa
11.30-13.30 Presiede: Franco Contorbia
Sveva Frigerio: «La cupola ho veduto»
(da «Il flauto e la bricolla»)
Luciana Alberti: Come è nata Virgiliana
Emilio Manzotti: Lettura di «Virgiliana»
(dai Versi dispersi e nugaci)
Discussione
13.30 Pranzo (buffet)
15.00-16.45 Presiede: Giorgio Bàrberi Squarotti
Gualberto Alvino: Sandro Sinigaglia: tecnica e pathos
Paola Italia: Le parole del poeta
Discussione
16.45-17.15 Pausa
17.15-19.00 Presiede: Silvia Longhi
Carlo Carena Sandro: Sinigaglia e la Resistenza
Franco Contorbia: Tra Sandro e Trabucco
Discussione
19.30 Cena
Sabato 18 febbraio 2012
09.00-10.45 Presiede: Carlo Carena
Franco Esposito: Sinigaglia privato
Giorgio Bàrberi Squarotti: Sandro Sinigaglia. Beffe e amore
Discussione
10.45-11.15 Pausa
11.15-13.00 Presiede: Pietro Gibellini
Silvia Longhi: Autoritratto in nero
Fernando Bandini: Sandro Sinigaglia tra i suoi poeti
Discussione
13.00-13.15 Conclusione dei lavori
13.30 Pranzo
Sandro Sinigaglia (Oleggio Castello 1921-Milano 1990), laureato in estetica a Milano con una tesi sull’opera di Italo Svevo, si occupò di una piccola industria meccanica (fabbricava pezzi di precisione per orologi) e fu poi insegnante al liceo e quindi redattore editoriale (lavorò per i Classici Italiani Ricciardi alle edizioni del Folengo curato da Carlo Cordié e del Pascoli curato da Maurizio Perugi). Ha pubblicato le raccolte poetiche Il flauto e la bricolla (Firenze, Sansoni, «Biblioteca di Paragone», 1954), La Camena gurgandina (Torino, Einaudi, 1979) e Versi dispersi e nugaci (Milano, Scheiwiller, 1990). Le tre raccolte,
insieme ad alcune poesie disperse e ad un’ulteriore silloge inedita ma pressoché definitiva, integralmente di tematica erotica (Il regesto della rosa e altre vanterie) sono poi state raccolte nell’edizione delle Poesie
curata da Paola Italia, con introduzione di Silvia Longhi (Milano, Garzanti, 1997).
I r e l a t o r i
Gualberto Alvino, filologo e critico letterario, ha dedicato particolare attenzione all’opera di Antonio Pizzuto pubblicando, tra l’altro, in edizione critica Giunte e virgole (Fondazione Piazzolla 1996), Spegnere le caldaie (Casta Diva, 1999), Ultime e Penultime (Cronopio 2001), Si riparano bambole (Sellerio 2001; Bompiani 2010), Pagelle (Polistampa 2010) e i carteggi del prosatore siciliano con G. Nencioni, M. e G. Contini. Fra i suoi ultimi lavori ricordiamo la raccolta di saggi Chi ha paura di Antonio Pizzuto? (Polistampa 2000, introduzione di W. Pedullà), gli studi sulla lingua degli autori adunati in Tra linguistica e letteratura. Scritti su D’Arrigo, Consolo, Bufalino (Fondazione Pizzuto 1998) e la curatela dell’ultima silloge poetica di Nanni Balestrini, Sconnessioni (Fermenti 2008). Redattore di «Fermenti» e
«Le reti di Dedalus», collabora con diverse riviste accademiche e militanti. Sulla poesia di Sinigaglia ha pubblicato articoli su «Microprovincia» e «Avanguardia» e il volume Peccati di lingua. Scritti su Sandro Sinigaglia (Fermenti 2009).
Fernando Bandini, poeta in italiano, latino e dialetto vicentino, è autore di varie raccolte: In modo lampante (1962), Per partito preso (1965), Memoria del futuro (1969), La màntide e la città (1979), Il ritorno della cometa (1985), Santi di dicembre (1994), Meridiano di Greenwich (1998), Dietro i cancelli e altrove (2007). Traduttore dal latino e dal provenzale, come saggista si è occupato di Leopardi e del
linguaggio poetico del Novecento (Rebora, Jahier, poeti dialettali). Ha insegnato Filologia romanza e Stilistica e metrica italiana all’Università di Padova, quindi Letteratura moderna e contemporanea all’Università di Ginevra.
Giorgio Barberi Squarotti, ordinario di Letteratura italiana all’Università di Torino dal 1967 al 1999, ha diretto il Grande dizionario della lingua italiana (UTET). L’attività di critico lo vede impegnato sul versante antico (Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Tasso), come su autori otto-novecenteschi
(Manzoni, Pascoli, d’Annunzio, Pavese, Sbarbaro, Montale). Tra i saggi maggiori: Il codice di Babele (1971), Gli inferi e il labirinto: da Pascoli a Montale (1974), Poesia e ideologia borghese (1976), Il romanzo contro la storia (1980), La poesia del Novecento (1985), La forma e la vita: il romanzo del Novecento (1987). È autore di alcune raccolte di versi. Carlo Carena ha insegnato Letteratura latina all’università di Torino e lavorato nella redazione e nella direzione della casa editrice Einaudi. Traduttore e curatore di classici, innumerevoli sono i suoi contributi critici, tra i quali alcuni articoli su Sinigaglia apparsi su «Microprovincia», altre riviste e quotidiani.
Franco Contorbia è ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Genova. I suoi studi vertono su poesia, narrativa, critica e giornalismo tra Otto e Novecento; in particolare si è occupato di Tarchetti, De Amicis, d’Annunzio, Gozzano, Moretti, Palazzeschi, Boine, Croce, Serra,
Gobetti, Debenedetti, Pavese, Montale. A Sinigaglia ha dedicato, per le edizioni della fondazione Achille Marazza, il volume Sinigaglia, Montale e il “sabià” (2001).
Franco Esposito è poeta, scrittore, critico e giornalista (il volume più recente è la raccolta poetica Frontiera di lago, pubblicata da Interlinea nel 2007). I suoi interventi si concentrano su critici e poeti dell’Otto-Novecento, come Rosmini, Rebora, Contini, Bo, Emanuelli, Prezzolini e Sinigaglia. Oltre a essere cofondatore del Premio Stresa di Narrativa, ha fondato nel 1979 la rivista di cultura
«Microprovincia», che ha ospitato in più occasioni articoli su Sandro Sinigaglia (in particolare dedicandogli un numero monografico nel 1999).
Sveva Frigerio è assistente di Linguistica italiana all’Università di Ginevra, dove si è laureata con una tesi sulla poesia di Sinigaglia dal titolo «Cieloverbano». Un florilegio commentato del Sinigaglia lacustre. Nel numero 20 di «Per Leggere» (2011) è comparso un suo studio sulla poesia I gabbiani.
Pietro Gibellini è stato ordinario di Letteratura italiana all’Aquila e a Trieste, e ora a Venezia. Il suoi studi critici sono orientati sull’età moderna (Belli, Porta, la “linea lombarda” da Parini a Gadda, Manzoni, d’Annunzio, la critica delle varianti). A Sinigaglia ha dedicato un saggio su L’Adda ha buona voce. Studi
di letteratura lombarda dal Sette al Novecento (1984), La musa trasgressiva nei versi di Sandro Sinigaglia, «Microprovincia» (n. 37, 1999), Da Rabelais a Virgilio, in Le lunghe fedeltà di Sandro Sinigaglia. Convegno di Studi su Sandro Sinigaglia, Arona 16-17 novembre 2007 (2010). Sua la postafazione a G. Alvino, I peccati di lingua. Studi su Sandro Sinigaglia (2009)
Paola Italia ha studiato a Pavia, Ginevra e Pisa e vive a Firenze. Ha lavorato a lungo in editoria e nella formazione (didattica dell’Italiano scritto) e dal 2005 insegna Letteratura Italiana e Filologia Italiana presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Siena. Si è occupata di letteratura dell’Ottocento (Leopardi,
Manzoni) e del Novecento (Gadda, Bassani, Savinio, Tobino, Manganelli, Sinigaglia), con particolare attenzione ai problemi linguistici e filologici legati alle edizioni scientifiche dei testi; e di filologia d’autore (nel 2010 ha scritto con Giulia Raboni la “Bussola” Che cos'è la filologia d'autore, Roma, Carocci). Sta preparando, insieme a Giorgio Pinotti, una nuova edizione del pamphlet gaddiano Eros e
Priapo basata sul manoscritto originario del 1944
Francesca Latini si è occupata di poesia italiana moderna, in particolare dell’opera pascoliana, curandone i volumi dell’edizione dei classici UTET. Sulla poesia di Sinigaglia ha pubblicato due studi: (Seguendo il volo della giana, nel 2008, e Incontri terreni e celesti di Sandro Sinigaglia. Lettura di «Servetta già impicciata» da «La Camena gurgandina», nel 2009).
Silvia Longhi è ordinario di Letteratura italiana nella Facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università di Verona. Si è occupata in modo costante di letteratura del Rinascimento, con interesse critico e filologico, e con speciale attenzione alla storia dei generi letterari. Un altro suo ambito di ricerca
è quello novecentesco (studi su Pizzuto, Bufalino, Caproni, Giudici, Bandini). Ha dedicato vari contributi a Sinigaglia (saggi su «Autografo» e «Verbanus», l’Introduzione all’edizione Garzanti delle Poesie, e una scelta di testi commentati nell'Antologia della poesia italiana Einaudi).
Emilio Manzotti è ordinario di Linguistica italiana all’Università di Ginevra. Oltre che di linguistica in senso stretto (in particolare di semantica lessicale e frasale e di strutture testuali), si è occupato in un’ottica prevalentemente linguistica e stilistica di testi letterari otto-novecenteschi: Pascoli, Saba,
Rebora, Caproni e C.E. Gadda. Alla poesia di Sinigaglia ha dedicato negli scorsi anni un corso e un seminario.
R i n g r a z i a m e n t i
Istituto Italiano di Cultura, Zurigo
Faculté des Lettres, Université de Genève
Département des langues et des littératures romanes, Université de Genève