Oltre al sonno e alla concentrazione ci sono anche altre cose che non sono state dette a nessuno.
Giornate intere che scompaiono, e brevi attimi che diventano un’eternità.

(Peter Høeg)

lunedì 9 agosto 2010

Gabriele Mandel

Un mese fa è scomparso Gabriele Mandel Kahn, Maestro Sufi, uomo di sterminata cultura, rappresentante del miglior Islam illuminato, è stato divulgatore e traduttore di molte opere, tra le quali mi piace citare il canzoniere di Rûmî  il grande poeta mistico persiano. Impegnato quale uomo di pace al dialogo tra le varie religioni, ha attraversato il secolo passato e questo primo decennio, quale vero maestro, d'arte, filosofia, umanità.  


La sua biografia, in sintesi, su wikipedia


Sul suo sito si possono ammirare anche le sue opere di ceramica.

Non l'ho mai conosciuto di persona, ma attraverso sua figlia Paola, mia cara amica, ero entrato nella sua mailing list, grazie alla quale ricevevo lettere di saggezza e conoscenza.
Qualche mese fa, la notizia della sua malattia, da lui accolta come un'opportunità, utile al suo risveglio interiore; così scriveva nella sua lettera agli amici: 
«Voi tutti sapete oramai che ho un tumore al polmone, che la chemioterapia è pesante da sopportare, che la via alla guarigione è lunga e piena di imprevisti.
            Ne sono felice. Perché? Ero giunto ad un momento della mia evoluzione sufi in cui non progredivo più, in cui perfino cominciavo a dubitare dell’esistenza di Dio, in cui nulla mi soddisfaceva e nulla avevo più voglia di fare quasi che la fonte dell’ispirazione che alimentò per oltre sessantanni la mia vita si fosse esaurita.
Ed ecco: questa situazione invece mi insegna molto, l’evoluzione ha ripreso forza, imparo ancora, progredisco ancora. Adesso ho abbandonato ancor più alcuni concetti illusori, ho ridimensionato i valori, ho iniziato a far ordine fra le mie troppe scartoffie e a liberarmi da quelle inutili buttandole via.
Ringrazio Dio di avermi dato la possibilità di continuare a credere in Lui, ad adorarLo con l’intensità necessaria a capire sempre di più come il Sufismo ci prende per mano e ci conduce all’essenza del misticismo, lontano dagli orpelli del mondo terreno deleterio transitorio e vano.
Tutto il tempo che trascorriamo nelle vicende materiali vane nell’Aldilà sarà vanificato; tutto il tempo che nel mondo fenomenico dedichiamo sinceramente a Dio nell’Aldilà sarà per noi una testimonianza favorevole.
Che bella evoluzione, Dio, che bel vigore, che bel dono mi hai fatto! Grazie.
Gabriele»

La grandezza di un uomo, la sua forza, la sua fede. 
L'ho ammirato e mi ha commosso per queste sue parole e questa serenità, questo entusiasmo, fino alla fine. Che è soltanto un passaggio.

Qualche anno fa scrissi su Mirkal una nota su una foto molto particolare che lo ritraeva in India con uno shadu senz'ombra, al Maestro piacque e la ripropongo, per chi volesse leggerla, qui.

Di seguito i video di un documento intervista, molto bello, in cui Mandel si racconta, comunica, trasmette, il suo pensiero, la sua esperienza. Ne consiglio vivamente la visione.











Mi piace pensare che, se non qui, un giorno lo incontrerò, da qualche altra parte, dove tutto è luce, pace, gioia.






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