La strana giornata di
Alexandre Dumas
Esiste una letteratura
storica, che trae spunto da fatti realmente accaduti e vi tesse
sopra, intorno e dentro, altre storie, narrazioni ipotetiche che però
hanno il gusto salace dell'osservazione di punti di vista e sviluppi
possibili, perciò affascinanti.
Così ne “La strana
giornata di Alexandre Dumas” di Rita Charbonnier, ci si ritrova fin
da subito in un passato misterioso, quasi per un gioco che si
rivelerà un'esca, sia per Dumas che per noi lettori.
La vecchia madame
lettrice di oroscopi, ci condurrà dai misteri degli astri a quelli
della sua vita. In un gioco di continui incastri narrativi,
sapientemente utilizzati dall'autrice che pare lei la “nipote di
Dumas”, tanto quanto quella “sorella di Mozart” che nel suo
precedente libro aveva fatto vivere, tutto si snoda, nell'intreccio
narrativo della protagonista che ripercorre la propria vita,
tormentata ma avventurosa ed infine, più felice di quanto lei stessa
avrebbe potuto immaginare. Tutto scaturisce dal più classico dei
temi letterari, da Plauto all'Ottocento romantico, quello dello
scambio di due bambini in fasce. Nel nostro caso, lo scambio tra il
figlio di una guardia carceraria di Modigliana e la figlia di un
nobilissimo e misterioso francese, Joinville, che per salvaguardare
il proprio patrimonio e la propria linea dinastica, non esita a
comprare il neonato maschio che la propria nobile moglie non è
riuscito a dargli. La bambina verrà lasciata alla famiglia del
carceriere Chiappini, in cambio di molto denaro e crescenti
privilegi.
Tra segreti, depistaggi e
persino un omicidio, tutto sarà celato per decenni. Ma la bambina,
Maria Stella, sentirà, fin dalla più tenera età, un senso di
estraneità, di disagio interiore, ed anche una certa agitazione,
fisica e spirituale, che la porteranno a vivere una vita animatissima
e complessa, fino alla scoperta dello scambio, il quale innescherà
processi e tentativi di rivalsa, nei confronti dell'altro, del
bambino comprato, che nel frattempo è divenuto nientemeno che il Re
di Francia!
Che fantasia da
feuilleton ottocentesco, che iperbole alla Conte di Montecristo,
direte voi! Invece proprio questa parte della storia è quella vera.
Una Maria Stella Chiappini, di Modigliana, moglie prima di un Lord
inglese e poi di un Barone russo-tedesco, che intentò causa al
futuro Re di Francia Luigi Filippo I, è veramente esistita. E Dumas,
in gioventù copista presso il Duca futuro sovrano, aveva proprio
scritto di suo pugno, la dettatura della ricusazione contro la
sedicente nobile scambiata. Da qui, la Charbonnier, parte per
intessere la sua trama narrativa, della quale più non dirò, mi piace concludere ottocentescamente: perché possiate o lettori,
tuffarvi da voi stessi nelle avvincenti pagine che vi consigliamo
d'apprestarvi a leggere, con sommo diletto e piacevolezza.
f.r.
Il libro è edito in
cartaceo da Piemme.
Un'edizione in ebook, con
iconografie e un inedito dalle memorie di Dumas, appositamente
tradotto dall'autrice, è disponibile nei principali ebook store sul
web:
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