Da "Càuru"
di Francesco Randazzo
IX
ALLA
LUCE DEL SOLE
DAVANTI
A GIUDICI TOGATI
DAVANTI
ALLE TELECAMERE
DAVANTI
ALLA GENTE
L’ONOREVOLE
SENATORE
Dicono
che ho tradito
dicono
che ho coperto
dicono
che li ho protetti
dicono
che ho depistato
dicono
che sono corrotto
dicono
che sapevo e tacevo
dicono
di me cose tremende
dicono
di me loro Sentenze
emesse
sopra la mia testa
da
quelli con le mani sporche
di
sangue quelli con la pelle
sporca
di polvere da sparo
esplosivi
quelli che hanno
sciolto
bambini nell’acido
sepolto
corpi nel cemento
diviso
il marito dalla moglie
la
madre dal figlio
quelli
che hanno fatto fortuna
sopra
la menzogna che ora
chiamano
verità sconvolgente
ed
è solo l’infamia l’interesse
il
traffico delle parole in cambio
di
soldi e impunità
negati
agli
onesti
Che
soccombono
Io
sono
innocente
É
assurdo
impensabile
che io
vada
in giro
a
baciare
boss
mafiosi
É
ridicolo
pensare
che
io
nel
pieno esercizio dei
miei
alti poteri
governativi
e
dunque
protetto
vale
a dire
controllato
in
ogni mio spostamento
in
ogni mia azione
abbia
potuto di soppiatto
in
assoluta segretezza
muovermi
indisturbato
con
mezzi esclusivamente
personali
visto
che ogni impiego
di
quelli pubblici sarebbe stato
un
auto denuncia
quindi
con le mie sole
private
disponibilità
abbia
potuto
incontrare
mafiosi
partecipare
a matrimoni
tenere
segrete riunioni
in
oscure case
di
piccoli paesi
lontani
da Roma
Rispetto
la legge
Rispetto
la magistratura
Ma
la verità
La
verità
è
cosa troppo alta
per
essere così scioccamente
tradita
Sono
fiducioso
Sono
tutte
pretestuose
illazioni
NEL
BUIO
RISCHIARATO
DA CANDELE
DAVANTI
AI PARAMENTI VIOLA
DAVANTI
ALLA COSCIENZA
DAVANTI
A DIO
Nel
nome del Padre
del
Figlio
e
dello Spirito
Santo
Amen
Ho
peccato
Ho
peccato
La
notte
la
notte
dormo
male
ho
sempre dormito poco
tutti
pensano che sia tempra
ma
nel sonno tutto
mi
si presenta di nuovo
e
non posso
mentire
Dormo
male e mi sveglio
Ho
paura
Ho
peccato
Ho
paura
il
mio cuore ha paura
il
mio corpo ormai vecchio
ormai
stanco
ha
paura
Ho
paura di Dio
La
Chiesa è con me
Ma
Dio
Dio
Io
credo
e
temo
perché
Lui c’è
e
mi guarda
e
sa
e
tace
Ho
paura
L’ultimo
giorno
sarà
il primo
della
mia eterna
condanna
Sia
fatta
la
Sua volontà
io
sono solo
uno
strumento
Mi
pento e mi dolgo
con
tutto il cuore
perché
ho peccato
perché
ti ho offeso
Te
infinitamente buono
e
giusto
Rimetti
i miei peccati
Perdonami
o
Signore
Amen
UNA
CAMPANA SUONA
UN
PRELATO BENEDICE
UNA
SENTENZA ASSOLVE
UN
PARLAMENTO APPLAUDE
NEL
SILENZIO
UNA
CROCE
SI
STACCA DAL MURO
E
CADE
©francescorandazzo
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