Pierluigi Cappello è uno dei più grandi
poeti italiani. Vive a Tricesimo, in provincia di Udine, affrontando con
serena determinazione gli impedimenti ed i dolori causati da un antico
incidente, che gli ha tolto l'uso delle gambe. A questi si sono
aggiunti, di recente, nuovi dolori ed impedimenti.
Pierluigi Cappello vive con poco.
C'è una legge di civiltà, in Italia, detta comunemente "Legge
Bacchelli", che prevede la possibilità che figure di rilievo nell'arte e
nella cultura, che si trovino in difficoltà, ricevano un vitalizio che
le aiuti ad avere una vita meno gravosa. Ora, la Giunta Regionale del
Friuli Venezia Giulia ha fatto proprio un ordine del giorno per
sostenere l'assegnazione dei benefici della Legge Bacchelli a Pierluigi
Cappello.
Noi sosteniamo questa iniziativa, con le parole di un amico di Pierluigi, Alberto Garlini:
"Chi lo conosce, chi lo ha sentito almeno una volta leggere i suoi
versi, chi ha letto i suoi libri, sa che Pierluigi non lavora solo per se
stesso, sa che i versi che costruisce con forza artigiana, la
precisione cristallina del gesto, l’estrema e fragile bellezza che ci
dona, riguardano non solo lui ma tutti noi. Pierluigi, grazie alla sua
ascesi, al coraggio con cui ha affrontato la scelta della poesia vista
come totalità, sta creando un immaginario condiviso, un innalzamento di
coscienza e di prospettive per una intera comunità. Ci dà la possibilità
di riconoscerci in qualcosa di più bello e di più alto, regala le esatte
parole che un domani saranno la sostanza del nostro ricordo, ciò che ci
permetterà di essere noi stessi e di tramandare un insegnamento ai nostri
figli."
PER ADERIRE ALL'APPELLO INVIARE UNA MAIL AL PRESIDENTE DE CONSIGLIO REGIONALE FVG:
Maurizio Franz presidente.consiglio@regione.fvg.it
GRUPPO SU FACEBOOK:
IL SITO DI PIERLUIGI CAPPELLO:
Aderisco tristemente ..grazie della segnalazione e citando ogni vostro riferimento , post e tutto, lo veicolerò anche nel mio diario o radio blog che dir s voglia.
RispondiEliminaTrsistemente è perchè sono d'accordissimo come voi nel ritenerlo , pur nella mia quasi voluta ignoranza, un grande poeta a piena anima in tutto, dai piedi ai capelli.
Trstemente è anche perchè se siamo a ridotti allo strumento "appelli" a cui non credo più, è perchè ogni piccolo e grande strumento dell'intelligenza, dunque "culturale" in senso ampio , ha fallito.
Ciao
rò