-Dammi otto buoni motivi
perché non debba ucciderti-
mi disse il terrorista col coltello
Il mio cuore era in assedio
Sentivo la lama sulla gola scorrere
Non sapevo che dire e avevo timore
Di non saper contare fino a nove
Ma mi feci coraggio e segnando
Con le dita cominciai:
-Perché sono tuo amico- dissi esitante
-Perché tengo famiglia- supplicai
-Perché devo terminare il mio romanzo in dieci tomi
-Perché non ho mai visto New York!-
Sudavo freddo, perdevo colpi: il coltello
Sul mio collo cercava uno zampillo
Mi mancavano quattro ragioni
-Perché non sono pronto-urlai
-Perché voglio morire da eroe-
Niente, non ero convincente
E ne mancavano due
Che non avessi un motivo?
Non uno per volermi vivo?
-Perché io sono un essere innocuo-
Provai a impietosirlo
E fu in quel momento che si aprì l’ abisso
Io, che ero io, non ne avevo mezzo, di appiglio
Sentii tutto crollarmi, mi sfilarono davanti gli anni
Vidi il cielo gonfiarsi
E aspettavo ormai che agisse
...Sono troppo poco Ulisse
Per la tua isola, Circe...
Eppure
Ancora qualcosa mi tratteneva
Qualcosa che scorreva in ogni vena
Come un torrente, una rabbia, un insulto, una violenza
E dissi
-Perché voglio sopravvivermi!-
mi piaccino molto i testi che pubblicate...verrò spesso a leggervi. se volete dare uno sguardo alle mie righe, vi lascio l'indirizzo del mio blog, masticandoparole.splinder.com
RispondiEliminaciao, Luca :)