Oltre al sonno e alla concentrazione ci sono anche altre cose che non sono state dette a nessuno.
Giornate intere che scompaiono, e brevi attimi che diventano un’eternità.

(Peter Høeg)

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lunedì 12 novembre 2012

«SENZA» cortometraggio in 10 secondi




SENZA
cortometraggio finalista al YES WE TEN, Ozu Film Festival 2012

sceneggiatura e regia di Francesco Randazzo
con Rossana Veracierta
musica di Calogero Giallanza







giovedì 12 novembre 2009

«Notte Segreta» a Valencia, Spagna

parolediteatro.blogspot.com


Jueves, 19 de Noviembre 2009
19:00 horas
LUGAR: Sala Zircó
PRECIO:3€
LECTURA DRAMATIZADA
Noche Secreta” de Francesco Randazzo, trad. de Francesco Randazzo.
Director: Josep V. Valero
con: Maribel Bravo y Anna Mari

Viernes, 20 de Noviembre 2009
11.00 horas
LUGAR:Salón de Actos-Colegio Mayor “LLuis Vives”
CONFERENCIA:"Los autores italianos al extranjero"
con los autores Francesco Randazzo y Gianni Clementi.

Tutto il programma de Festival al link: parolediteatro.blogspot.com

lunedì 19 ottobre 2009

4 e 5 Novembre - "L'asciugamano" al Palermo Teatro Festival


29 Ottobre - Malpelo e Iqbal


Festival ‘Le voci dell’anima" – Incontri teatrali settima edizione

Teatro degli Atti - Rimini

Giovedi 29 ottobre 2009 ore 21

Compagnia Argo – Siracusa

Malpelo e Iqbal

di Francesco Randazzo
con
Junio Ambrogio, Fabio Garan, Veronica Buonarrivo
coreografie di
Fabio Garan
regia
Junio Ambrogio

…una delle più gravi vergogne dell’umanità ancora irrisolta: lo sfruttamento del lavoro minorile…
una sotria distante nel tempo, ma vicina nello spazio (’Rosso Malpelo’ di Verga) che si incrocia nel finale della rappresentazione ad un’altra storia distante nello spazio ma estremamente vicina nel tempo (l’assassinio del bambino pakistano Iqbal)per ribadire come la piaga del lavoro minorile non appartenga nè ad un luogo, nè ad un periodo storico preciso….

Il programma del festival, qui.

Il testo, qui.

23 Ottobre - "Per il bene di tutti" al Festival Universoteatro


Université de Toulouse II Le Mirail, France.

Compagnia: I Chiassosi
Referente dell’Università: Prof.ssa Evelyne Donnarel
Regia: Jean-Claude Bastos
Titolo dello spettacolo: “Per il bene di tutti”
Con: Berrone Stéphane, Ferrato-Abadia Lionel, Boulahmi Nabaouia, Lapeyronie Célia, Escourolle Claire, Menduni Paolo, Milia Bruno, Rasero Matteo

“Per il bene di tutti” di Francesco Randazzo

Gli abitanti di un villaggio di frontiera organizzano delle ronde notturne per respingere gli immigrati che attraversano il fiume e tentano di “invadere” la loro terra. Una notte, un clandestino riesce a oltrepassare la frontiera, ma viene catturato. Nell’arco di una giornata, all’interno di un unico spazio claustrofobico, in cui la presenza latente del clandestino è evocata in ogni momento, un piccolo gruppo di borghesi (il commerciante e la moglie, il meccanico e la figlia, il dottore, un giovane naziskin e un pazzo fanatico) discute sul da farsi, esponendo al pubblico e a sé stesso le ragioni legittime che lo spingono ad agire: per difendersi, per paura, per follia. Ne nasce un quadro spietato della società contemporanea, il lato oscuro della nostra anima di cittadini privilegiati. Con una scrittura libera e originale, che lascia spazio all’immaginazione e punta su un ritmo recitativo e teatrale dei più creativi, questo dramma tratta di un argomento di grande attualità, in un’Italia che ha aperto le porte a un’immigrazione brutale e inaspettata. La messinscena minimalista gioca sui contrasti cromatici e sulla frenesia che accompagna i discorsi dei personaggi, riuscendo a trasmettere disagio e senso di colpa nel pubblico che viene preso a testimone di questa tragedia contemporanea.

La scheda info del Festival: qui.

Lo spettacolo sarà visibile in diretta streaming sul web ai link:
http://universoteatro.solot.it
oppure
mms://66.71.191.54/wmp01-ml22

Il testo:
in italiano, qui
in francese (testo italiano a fronte), qui.


mercoledì 30 settembre 2009

“Teatro di Babele” - Tavola rotonda sulle lingue del teatro


IN ALTRE PAROLE - Rassegna di drammaturgia contemporanea internazionale
QUARTA EDIZIONE


Direzione Artistica: Marco Belocchi e Pino Tierno


In collaborazione con la Biblioteca Nazionale centrale di Roma e con il patrocinio dell’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”


Tavola rotonda sulle lingue del teatro, dal titolo “Teatro di Babele” alla Biblioteca Nazionale centrale di Roma.

2 ottobre alle ore 11:00.


Intervengono: Gian Maria Cervo, Enrico Luttmann, Francesco Randazzo, Pino Tierno, Flavia Tolnay.

Biblioteca Nazionale, Viale Castro Pretorio 105 - 00185 Roma
Tel. +39 06 49891.
Ingresso libero

sabato 12 settembre 2009

IN ALTRE PAROLE: Francesco Randazzo e Caryl Churchill


IN ALTRE PAROLE
Rassegna di drammaturgia contemporanea internazionale
IV edizione (a cura di Marco Belocchi e Pino Tierno)


17 Settembre 2009

Teatro Lo Spazio - Via Locri 42/44, Roma

ingresso libero

ore 19:30

Per il bene di tutti
di Francesco Randazzo

Reading

interpreti (in ordine di apparizione) :

Giovanni Carta
Emanuela Trovato
Francesco Sala
Walter Da Pozzo
Silvia Cippitelli
Gianluca Bianchini
Adriano Davi
Annalisa Paolucci

regia:
Francesco Randazzo


Finalista Premio Fondi La Pastora 1996

Vincitore Premio Candoni Arta Terme 1996

Motivazione:
“Per le sue doti espressive emerse da una scrittura asciutta, rapidissima, guizzante, pregnante e di forte realismo, e per la sua essenza di assoluta antiretoricità nel trasmettere un messaggio crudo, libero da moralismi, che guarda con cinica preoccupazione i tempi che verranno.”

*

Persone normali, in un normale paesino di provincia, una provincia al confine. Dall’altra parte gli altri: pericolosi per definizione. Uomini anche loro, come gli abitanti del paese, ma diversi, stranieri e soprattutto indesiderati. Al di là della religione e dell’umana solidarietà, tutti principi validi in teoria e a distanza di sicurezza, tutti nel paese sono d’accordo. E si organizzano. Formano dei gruppi, una piccola ma motivatissima milizia anti immigrati, ronde notturne a guardia della riva del fiume che fa da confine. Determinati a non fare passare nessuno. Ma uno di loro riuscirà a passare e sarà catturato. Che fare? I paesani sono tutti brave persone, persone normali, come se ne incontrano tutti i giorni, dappertutto: casalinghe, negozianti, medici, impiegati, meccanici, studenti. Tutti i nodi dovranno venire al pettine ed ognuno, al di là dei ruoli normali e per bene delle loro piccole vite protette dagli schermi quotidiani, dovrà rivelare l’aspetto più oscuro, le ragioni vere del loro animo e delle loro azioni, affermando l’assolutezza di un principio sbagliato, con buone, sane ragioni: per proteggersi, per non soccombere, per il bene di tutti. Una storia preoccupante, che ci pone di fronte alle nostre piccole colpevoli omissioni di ogni giorno, alle nostre piccole connivenze silenziose, di fronte ai discorsi agghiaccianti della cosiddetta gente per bene...
F.R.


ore 21:30

Sette bambine ebree
di Caryl Churchill
a play for Gaza
Traduzione di Masolino D'Amico

performance a favore di Medical Aid for Palestinians (MAP)


interpreti (in ordine di apparizione) :

Giorgina Cantalini
Clara Costanzo
Rossana Veracierta
Caterina Intelisano
Brunilde Maffucci
Matilde Piana
Rebecca Braccialarghe

regia:
Francesco Randazzo

"Sette bambine ebree" di Caryl Churchill è una breve e folgorante piece, scritta e messa in scena dall'autrice dopo l'ultima devastante campagna militare israeliana a Gaza.
Sette adulti (genitori o familiari) suggeriscono cosa dire ad una bambina. Sette differenti bambine ebree, di epoche differenti. Dall'Olocausto ai fatti di Gaza.
Attraverso la percussività della continua ripetizione conativa "Ditele..." e "Non ditele..." si attraversano la storia e le contraddizioni della coscienza di un popolo, dall'essere vittima alla trasformazione nel suo contrario, in continua alternanza.
La piece ha scatenato reazioni fortissime e opposte. Dall'acclamazione per il coraggio e la forza della denuncia alle accuse di antisemitismo. Non è un opera antisemita, ma sicuramente è antisionista. L'autrice lo è, e di contro ai suoi detrattori, ci sono anche favorevoli opinioni di intellettuali ed artisti ebrei antisionisti.
È un testo controverso e fastidioso. Vuole scuotere, far discutere, mettere in dubbio, avviare pensiero e azione critica. Nasce per questo. Vive per questo. Certamente nel suo risultato finale è un atto d'accusa, ma contro la guerra e la sopraffazione, il calcolo e l'interesse e, soprattutto, ha l'urticante pregio di mettere in evidenza le contraddizioni e le oscillazioni della coscienza di un popolo. Ed è proprio questa linea continua di affermazioni di princìpi e immediati capovolgimenti, di certezze sobillate dal dubbio, di scelte estreme che subito affiorano nella consapevolezza dell'errore che mi sembra il tratto essenziale di questo testo.
Ho dunque immaginato sette donne, tutte madri e figlie, tutte allo stesso tempo mittenti e destinatarie dei brevi monologhi che si sfilano come nella collana di un retaggio che si sfalda e riafferma continuamente, a qualunque costo.
F.R.

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Assistente alla regia:
Annalisa Paolucci

Si ringraziano:
Regina Franceschini Mutini
Associazione La Saletta