Oltre al sonno e alla concentrazione ci sono anche altre cose che non sono state dette a nessuno.
Giornate intere che scompaiono, e brevi attimi che diventano un’eternità.

(Peter Høeg)

lunedì 28 maggio 2012

Achtung!


E un altro giorno
è passato
al parco urbano
nella solita panchina
che fu divano
per giocare alla play station
che è solitario pulpito
da cui lanciare briciole d’ignoranza
a piccioni indifferenti
forse immaginari.
E un altro giorno
passerà
senza il conforto
di una pagina
senza una scintilla
di comprensione a-tomica
perso nel ricordo dolce
dello stringere un bullone
ogni otto secondi.

domenica 20 maggio 2012

Tanta bellezza uccisa





 






Questo paese do sole
marcio d'odio e ignavia
dove tutto scorre oleoso
e chi ha avuto ha avuto
Tanta bellezza uccisa
come un alibi di viltà
pronta a sgravarsi
E noi incolpevoli
noi agnelli inferociti
come potremo mai
fidarci di noi stessi
e del sole quando
ogni mattina all'alba
ascolteremo
le notizie assurde
su media frivoli
e l'esplosione
cancellerà il futuro
Nessuno osi più dire
parole immeritate
nessuno osi mai più

Ogni madre domani
accendendo il gas
del fornello in cucina
si sentirà morire
Ogni padre domani
porterà i figli a scuola
con lunghi giri a vuoto
per ritardare l'ora

E ci diranno che tutto
adesso va fatto come deve
Con la paura c'ammazzeranno
ancora e sempre e duramente

Questo è paese do sole
dove con uno scoppio
e il sangue innocente
ci si paga il letargo
e la sottomisione


Gemere è una penitenza
che assolve e non consola


Che sia la rabbia
l'ira lo scardinamento
la rivoluzione ma quella vera
fatta non di morti
ma di verità incendiarie
che brucino e devastino
tutto questo male melmoso
oscuro e questa codardia
dell'essere per finta
felici o disperati
e servi sempre
per conservare il poco
o nulla che è concesso

Elì Elì lemà sabactàni
Papà papà perché mi hai lasciato
Gridano tutti i nostri figli
E chi muore resta morto
ucciso anche dalla nostra viltà


Nessun pianto ci libererà mai


Io grido
in questo affollato deserto

Io grido
nella lamentosa palude

Io grido
e cammino

Voglio svellere
ed essere divelto

Cospargere di sale

Aprire le sorgenti






 ©francescorandazzo_19maggio2012


venerdì 18 maggio 2012

Mistica dell'acquedotto


Equazioni del moto
plus variabile gradiente
il teorema di Bernoulli
regola i flussi vincola
la corrente liquida
in velocità e pressione
una pendenza minima
porta acqua caduta altrove
dall’alto dei cieli.
A mani giunte
sul sapone ringrazio
non so chi
per la doccia
che lava i peccati.

giovedì 17 maggio 2012

Non cercare il perché



Come nel volo di case
scompigliate dal vento
il capriccio del vivere
Occhi finestre di luce
Ridere in silenzio
Forza d'aria e pietra
fra le dita e il cuore
Distendere il respiro
sentirne il brivido
Sulle labbra il gusto
d'arancia viva
Non cercare il perché
Ascoltarlo






© francescorandazzo_2012



lunedì 14 maggio 2012

Semiofobico


Fotografa!
ogni vocabolo
di questi versi è
codice a barre
nelle due dimensioni
aumentatore di realtà
stretta nella forma
fornitore di contenuti
supplementari
fotografa! aiutami
a eludere la falsità
del segno.

sabato 12 maggio 2012

Come Stephen King




A volte ritornano
dopo anni di silenzio
di amnesie imperscrutabili
e premeditate rimozioni
Esantematici trillano
da cellulari estinti
Oddio sei tu
Eh sì direi
Ma allora
questo numero
è valido
Sì Sempre stato
E tu
Io che
Come stai
Campo
Come
Non c'è campo


Chiudo
e con l'accendino
rendo martire
una mosca



©francescorandazzo_2012



venerdì 4 maggio 2012

Quando i conti non tornano


Carissimi lettori, amici, estimatori di Giorgio Manganelli e della letteratura in genere,
l'happening a Roma è andato bene, veramente bene. Il tentativo di incontro culturale aperto in un Centro Sociale poteva sembrare una follia, invece la risposta c'è stata, il target di età degli utenti andava da un massimo di 88 anni a un minimo di 10, passando per i “giovani” in senso stretto. Questo per dimostrare che il Manga si pone sempre fuori dal tempo e dallo spazio.
Tutto bene allora? Sì ma... C'è sempre un ma...
Il “ma” è economico. Avevo postato anche un appello per chiedere sostenitori anche con cifre modeste, ma ha avuto un riscontro minimo, anche se molto gradito.
Certo abbiamo avuto degli sponsor che ringraziamo di cuore, ma tutte le spese laterali sono ancora scoperte, e, come sempre mi sono esposta io in prima persona.

giovedì 3 maggio 2012

Anima mia lontana




Non ti stupisca, o anima,
la mia presenza qui, l’ostinata
mia permanenza in questo mondo.
Non ti stupisca, poi, la mia
sopravvivenza nell’oltre ignoto,
nel nulla grande, nell’assenza,
nel non so e non credo ,
dove pure, ad ogni modo,
inevitabilmente anche io
giungerò. Non stupirti,
o anima, che sai e non ti credo,
ma pure sai che un giorno capirò.
Adesso no, non posso, e questa
è la mia via, perché m’obbliga
ad essere giusto per giustizia,
pulito per pulizia sincera,
gratuito nell’obbligo morale,
privo di alibi, libero e fiero
nella faticosa e lieve azione
del vivere. E mi regala ai giorni
l’ironia lieve del cuore ansioso.

Non stupirti, dunque,
anima mia lontana,
aspettami.

©francescorandazzo


martedì 1 maggio 2012

Suburbia veneta


Quando il vento
si infila tra vie
silenziose dalle nove
della sera spazza
marciapiedi intonsi
fa suonare le campane
agita magnolie
in giardini di villette
illuminate scorrazza
tra l’erba dei campi
mille occhi
osservano dietro le tende
che i ladri non vuotino
il capannone.