martedì 30 novembre 2010

«E sia, ché sono stanco.»

























Me ne fotto delle 4:48
lamentazioni verbose
birignao dell'anima
e interminabili pippe
da cane bastonato

Tra le otto e mezza
e le nove di sera
Cazzi miei
anche il quando e il come
Potendo andava bene
anche il pomeriggio

Senz'affanno
ma con duro schianto
Io so' io e voi non siete un cazzo

Tagliate i titoli di coda




©francesco randazzo 2010



domenica 28 novembre 2010

venerdì 26 novembre 2010

DUE POESIE SUL RICORDO

I

Roba da robivecchi
i tuoi ricordi
roba da beccamorti
andrebbero sepolti!
Tu invece te li coccoli
li accarezzi li soccorri
A volte te li baci
come se potessi rianimarli
Il fatto è che l' anima non ce l' hanno
e nemmeno più un corpo
Hai mai visto un ricordo risorto?


II

Non è lo stesso rivederti in bianco e nero
in un cinema assonnato
che ha perduto il suo mistero
Non è lo stesso ricordarsi le battute
e perfino cosa dicono
le scroscianti scene mute
Non è lo stesso ritrovarsi nei paesaggi
di una storia che riappare
solo perché crea miraggi
Non è lo stesso riconoscere il racconto
e sapere che alla fine
sarò io a pagare il conto

giovedì 11 novembre 2010

"La pietra e la croce" dittico teatrale di Marco Palladini

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LA PIETRA E LA CROCE
dittico teatrale
di Marco Palladini
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mercoledì 3 novembre 2010

Invettiva















Che ti facessero un bunga bunga
in tel kül e ti mettessi a piangere
perché ti è piaciuto E ti cadesse
il bigolo arrugato skiantato da tir
Ti raccattassero poi ignudo urlante
in autostrada struccato e laido
come Chuky bambolotto orribile
con le mani insanguinate e sozze
Ti processassero per direttissima
e ti mandassero in Antartide a vita
ché non ti meriti nemmeno carcere
ma sparizione e silenzio per sempre.